L’imprenditoria femminile secondo Anita Roddick: La lezione di The Body Shop

“Penso che le aziende vedano i diritti umani come un fastidio, come una minaccia ai loro profitti… Se le grandi aziende sono più potenti dei governi e non si preoccupano dei diritti umani, allora Dio ci aiuti tutti,” il pensiero di Anita Roddick ci svela il vero significato del fare impresa.

Spero che quest’articolo sia una lezione per imparare a fare del tuo business un movimento che ispira al cambiamento. Che, a mio modesto avviso, avviene prima all’interno delle aziende e poi nei suoi prodotti. La comunicazione non può essere autentica se prima quella interiore non funziona come dovrebbe.

Oggi imparerai qualcosa dall’imprenditoria femminile che, dalle mie ricerche e dalle ultime analisi, è diversa. Questo non vuole insinuare una superiorità o inferiorità, ma piuttosto una diversa modalità di approccio e gestione. Le donne spesso nascono e crescono in ambienti che richiedono di lottare costantemente per trovare e far sentire la propria voce. Questo percorso di lotta si riflette inevitabilmente nel loro modo di fare impresa. Quando iniziamo a costruire il nostro lavoro, pensiamo agli altri, siamo solidali. Chi lotta per trovare la propria voce interiore desidera che tutti siano veri e autentici. Il business, quello vero, quello che diventa letteratura, è movimento.

Anita Roddick: La Visionaria che Ha Cambiato il Mondo

Anita Roddick, la visionaria fondatrice di The Body Shop, ha ridefinito il concetto di imprenditoria, dimostrando che un’azienda può essere una potente forza di cambiamento sociale e ambientale. Il suo esempio continua a ispirare imprenditrici di tutto il mondo a seguire una strada che coniuga successo economico e impatto positivo.

Ha fondato The Body Shop nel 1976, spinta dalla passione per la cosmesi naturale e sostenibile. Credeva fermamente che le aziende dovessero fare di più che generare profitti: dovevano essere strumenti di cambiamento. “Si istruiscono le persone stimolando le loro passioni. Si coglie ogni opportunità per catturare l’immaginazione dei propri dipendenti, si fa in modo che sentano di stare facendo qualcosa di importante, che non sono una voce solitaria, che sono le persone più potenti e influenti del pianeta,” disse una volta Roddick, incarnando la sua filosofia di leadership.

Campagne Pubblicitarie Iconiche di The Body Shop

Anita Roddick ha lanciato numerose campagne che hanno segnato la storia del marketing etico. Di campagne pubblicitarie che hanno ispirato e cambiato il mondo, The Body Shop ne ha molte, ma mi soffermerò ad analizzare Against Animal Testing (1991), anno in cui sono nata.

Against Animal Testing (1991)

Nel 1991, The Body Shop lanciò la sua campagna più iconica, Against Animal Testing, che divenne un vero e proprio movimento globale contro la sperimentazione sugli animali nell’industria cosmetica.

  • Obiettivo: Porre fine alla sperimentazione sugli animali nell’industria cosmetica.
  • Strategia: Mobilitare l’opinione pubblica attraverso petizioni globali e collaborazioni con organizzazioni per i diritti degli animali.
  • Risultati: Una petizione con 4 milioni di firme ha contribuito a cambiare le leggi europee, portando al divieto della sperimentazione sugli animali per i cosmetici nel 2013.

L’Impatto Storico e il decollo finanziario

La campagna Against Animal Testing non solo sensibilizzò milioni di persone a livello globale, ma anche aumentò significativamente la visibilità e il fatturato di The Body Shop. A seguito della campagna, The Body Shop registrò un aumento del fatturato, poiché i consumatori, attratti dai valori etici del marchio, iniziarono a preferire i suoi prodotti rispetto a quelli di concorrenti meno impegnati socialmente.

Secondo alcune stime, durante gli anni ’90, The Body Shop crebbe esponenzialmente, con una rete di oltre 1.500 negozi in 47 paesi e un fatturato che superava i 700 milioni di dollari annui. La campagna giocò un ruolo cruciale in questa crescita, dimostrando che i valori etici potevano essere un potente motore di successo commerciale. Questo sposa il principio su cui lavoro da tredici lunghi anni: la salute, il benessere e l’abbondanza sono la normalità in natura. Il resto non lo è.

Analisi del Copy: “Non ci trucchiamo con la crudeltà”

Il copy “Non ci trucchiamo con la crudeltà” è un esempio magistrale di comunicazione efficace. Analizziamo metodologicamente insieme i suoi elementi costitutivi, come ho fatto con i miei alunni e le mie alunne del corso di Copywriting:

  1. Chiarezza: Il messaggio è chiaro e diretto, senza ambiguità. Comunica immediatamente l’impegno di The Body Shop contro la sperimentazione sugli animali.
  2. Emotività: Utilizza il termine “crudeltà,” che evoca una forte risposta emotiva nei lettori, sensibilizzandoli al problema della sperimentazione sugli animali.
  3. Identità del Brand: Rende evidente l’etica e i valori del brand, rafforzando l’identità di The Body Shop come azienda impegnata socialmente.
  4. Call to Action Implicita: Anche se non c’è una call to action esplicita, il messaggio invita implicitamente i consumatori a fare una scelta etica nei loro acquisti di cosmetici.
  5. Concisione: È breve e memorabile, facilitando la diffusione e la memorizzazione del messaggio.

Immaginate un Piccolo Negozio Espandersi Così nel Tempo e nella Storia

Non è un sogno incredibile? Ma cosa si vuole? Io le chiamo Flow Vibes, seguire il proprio flusso, la propria voce interiore, vibrare di vita vera. Se sei curioso o curiosa di saperne di più, commenta il post o scrivimi in privato.

Chi Vi Ricorda The Body Shop?

Il brand The Body Shop vi ricorda qualcosa? Un esempio contemporaneo che segue le orme di Anita Roddick è VeraLab. Fondato da Cristina Fogazzi, VeraLab non solo offre prodotti di alta qualità con ingredienti naturali e certificati, ma è anche un esempio di come un’azienda possa essere un movimento.

Le campagne di VeraLab, come quelle per la normalizzazione dei corpi, richiamano l’impegno etico e sociale di The Body Shop, mettendo al centro l’autenticità e l’inclusività.

L’imprenditoria femminile rappresenta molto più di un semplice trend o di una risposta al cambiamento del mercato. È un movimento di trasformazione che va oltre il mero successo economico, abbracciando valori di autenticità, resilienza e solidarietà. Le donne, nella loro lotta quotidiana per trovare e far sentire la propria voce, offrono una prospettiva unica e potente che può guidare il business verso un futuro più etico e sostenibile.

La storia di Anita Roddick e di The Body Shop è un faro luminoso di come il business possa essere una forza di cambiamento sociale. Roddick ha dimostrato che è possibile intrecciare profitto e impatto positivo, e che un’impresa, per essere davvero significativa, deve abbracciare e promuovere valori che rispecchiano la vera essenza umana. La sua visione non è solo una lezione di imprenditoria, ma anche un richiamo all’azione per tutti noi, per costruire un mondo in cui l’etica e l’innovazione camminano mano nella mano.

Ma la domanda rimane aperta: e se la chiave della nostra evoluzione, non solo tecnologica ma anche sociale e culturale, fosse proprio nelle mani delle donne? La loro capacità di guidare con compassione, di innovare con integrità e di ispirare con autenticità potrebbe essere l’elemento cruciale per un futuro migliore.

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